La tosse è un disturbo, che mai come in questo periodo di pandemia, può destare preoccupazione.
Effettivamente gli studi dimostrano che nell'80% delle infezioni da Sars-CoV-2 è presente la tosse.
Ci possono essere però molte altre ragioni diverse dietro questo comunissimo sintomo, che si possono distinguere attraverso piccole sfumature.
Possiamo stare tranquilli quando la tosse svolge la sua azione di pulizia delle vie aeree e viene usata per eliminare dalle vie respiratorie sia le secrezioni catarrali in eccesso, sia eventuali elementi estranei, come la polvere e gli allergeni.
Come capire che la tosse non è dovuta al Covid?
Se abbiamo una tosse cronica che ci accompagna da mesi o anni, è improbabile che questa sia riconducibile al Covid, salvo non cambi improvvisamente caratteristiche e si associ a nuovi sintomi.
I primissimi sintomi dell'infezione da nuovo Coronavirus sono molto simili a quelli dell'influenza stagionale o di altre infezioni respiratorie. Per parlare di influenza stagionale è necessario l’insorgere di tre sintomi tipici in concomitanza: comparsa brusca della febbre oltre il 37,5 C°, presenza di almeno un sintomo come dolori muscolari o articolari quale dolore a livello lombare prevalentemente nella variante Omicron e presenza di almeno un sintomo respiratorio come tosse, naso che cola, congestione e secrezione nasale, mal di gola.
Tosse come sintomo di infezione Covid
La tosse da Covid è prevalentemente una tosse secca, irritativa, persistente che si accompagna a un respiro corto, febbre e dolori muscolari.
La tosse da raffreddamento o da bronchite semplice, come detto prima, è una tosse produttiva, “grassa”, caratterizzata dalla presenza di muco (catarro) anche abbondante.
Sebbene queste caratteristiche non siano del tutto specifiche, si tratta di un segnale precoce della malattia, che compare fino all’80% dei malati di Covid-19, quindi è un sintomo particolarmente indicativo della malattia che se valutato in un contesto più ampio e completato da una accurata anamnesi consente di arrivare prima alla diagnosi.
Tosse da reflusso gastroesofageo
La risalita di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago e quindi la trachea (il cosiddetto reflusso gastroesofageo), può portare a un'irritazione cronica e anche marcata delle mucose delle vie aeree superiori: qualche volta la tosse è di fatto il primo sintomo del problema e ha la caratteristica di essere più pronunciata di notte e al risveglio, quando a causa della posizione supina più facilmente i succhi gastrici possono risalire verso l’esofago e arrivare alle vie respiratorie. In alcuni casi la tosse può essere provocata da alcune classi di farmaci, ad esempio gli antipertensivi della famiglia dei Sartani.
In conclusione i medici raccomandano in questi casi di non cimentarsi nell'autodiagnosi, ma di consultare un medico. In caso di tosse prolungata, febbre, perdita dell'olfatto e del gusto, bisogna fare un tampone rapido o molecolare per rilevare l'infezione da coronavirus.
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